Esistono diversi ambiti di applicazione dei software d’intelligenza artificiale: nell’industria manifatturiera, nella grande distribuzione, nella diagnostica medica, nell’automotive, nella domotica, per esempio.
Uno dei settori più interessanti per chi si occupa di inbound marketing è sicuramente quello conversazionale: l’intelligenza artificiale negli ultimi anni si è molto evoluta, tendendo sempre più alla verosimiglianza con il linguaggio umano, e oggi sono diverse le piattaforme sviluppate per capire e rispondere alle sollecitazioni degli utenti che le interrogano.
Il chatbot ChatGPT
Un software in particolare sta riscontrando molto successo, ChatGPT (acronimo di Generative Pre-trained Transformer), realizzata dall’organizzazione no profit per la ricerca sull’intelligenza artificiale OpenAI.
Tramite questa protesi tecnologica è possibile migliorare l’interazione uomo-macchina e, per la prima volta, ottenere dei testi e delle traduzioni linguistiche che sembrano scritte da persone in carne e ossa e non da un software. Ovviamente questo non vale in ogni campo e per tutti gli argomenti, ma esistono dei settori dove Chat GPT e i suoi emuli possono davvero sostituire l’intelligenza umana.
Il NPL, il Natural Language Processing, che si concentra sulla programmazione dei computer per elaborare e analizzare le lingue naturali, è alla base della tecnologia del chatbot ChatGPT.
Tramite un processo di deep learning è stato istruito a leggere milioni di dati, ovvero testi e conversazioni, poi rinforzati dal feedback umano: in questo modo può predire su base statistica risposte a molte domande diverse.
Inoltre, può imparare dalle conversazioni che ha con gli utenti, adattandosi a stili diversi e personalizzando maggiormente le risposte.
Ambiti di applicazione ChatGPT
Dove viene utilizzata maggiormente l’intelligenza artificiale conversazionale? E può davvero minacciare il ruolo di chi scrive per lavoro (copywriter, social media manager, writer redazionali)?
Nel servizio clienti, i chatbot sono già ampiamente presenti da anni: sono programmati per gestire le domande più comuni (FAQ) che vengono poste dall’utente e fornire risposte rapide e più accurate possibili. Solo in una seconda fase entra in gioco l’operatore umano, in caso di richieste più specifiche.
ChatGPT si può rivelare molto utile per migliorare le traduzioni da una lingua all’altra, così come le performance degli assistenti personali virtuali. Anche nella scrittura creativa questo strumento può essere utile come sostegno, aiuto a sviluppare idee: sono moltissimi gli esempi in rete sulla versatilità e la capacità del software di intelligenza artificiale ChatGPT di fornire risposte sensate e credibili a diverse domande.
Se non lo avete ancora fatto, scaricatelo e provate chiedergli gli ingredienti per una ricetta o un articolo su uno specifico argomento o le istruzioni per montare un mobile.
In base ai milioni di dati immagazzinati, ChatGPT risponderà in modo automatico, creando contenuti articolati.
Quale futuro ci aspetta?
A dispetto del nome uguale, però, intelligenza artificiale e intelligenza umana non sono uguali. I software di intelligenza artificiale non possono pensare, non creano dal nulla, si limitano a combinare simboli che sono stati inseriti sul loro database.
L’AI considera il linguaggio come informazione, da montare e smontare come mattoncini Lego; ma le parole sono simboli di qualcosa di reale, non possono essere considerate solo unità astratte.
Il pensiero umano è una manifestazione della realtà, non calcolo di nuove combinazioni: in questo, l’intelligenza artificiale non può competere con l’uomo.
Tocca a te, lascia il tuo commento!