È il momento giusto per la tua azienda di entrare nel Metaverso?

Partiamo dalla risposta: “Dipende”. Non tanto perché trattasi di una domanda di lunghissima interpretazione, ma perché c’è prima da delineare il contesto attuale e spiegare l’evoluzione del Metaverso. Tutti i brand, oggi, si chiedono se dovrebbero creare ORA esperienze all’interno di questi mondi virtuali, anche nell'ottica di una strategia di inbound marketing, oppure aspettare ulteriormente e vedere se il metaverso sarà all'altezza dell'hype che lo circonda nei prossimi anni.

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Il metaverso tra definizione e potenzialità

Partiamo dal contesto: l'idea di metaverso non è nuova, ma è vitale ricostruire quali sono i tipi di metaverso ad oggi esistenti, ossia da quelli più gammificati - in cui magari poter comprare gli ormai noti pezzi di land finendo all’interno del vortice della real estate virtuale - fino a quelli che offrono spazi virtuali da customizzare a piacimento, per una esperienza immersiva, interagendo con il mondo circostante.

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Alcuni dicono addirittura che sia il nuovo “Internet in 3D” perché la dimensionalità è uno dei suoi elementi essenziali. Ma in un senso più pratico, il metaverso è effettivamente la fase successiva dell'evoluzione di Internet come lo conosciamo adesso: in futuro, invece di visitare pagine Web e app per qualsiasi cosa, frequenteremo spazi virtuali e sovrapporremo le informazioni alle nostre realtà quotidiane.

Invece di consumare, creare e condividere contenuti, le nostre esperienze virtuali saranno i contenuti con cui gli altri interagiscono. È chiaro che, in un contesto di questo tipo, ci saranno opportunità ancora inesplorate per i brand.

Perché entrare in un Metaverso oggi

Gartner prevede che il 25% delle persone trascorrerà un'ora (o più) ogni giorno all’interno del metaverso entro il 2026. Ecco perché la risposta al titolo diventa sempre più chiara.

Oggi, l’opportunità è quella di guadagnarsi il vantaggio di first mover per i brand che iniziano a creare esperienze immersive nel metaverso. Ma a quali fattori dovranno essere particolarmente attente le aziende che vogliono intraprendere questo tipo di percorso?

Prima di tutto, la maggior parte dei metaversi – ad oggi – hanno un alto tasso di gamification. Quindi, dovranno essere pronti a comprendere le potenzialità della tecnologia blockchain, che comprende NFT, smart contract e wallet.

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È chiaro che stiamo parlando di attività che hanno un forte legame con la brand awareness, piuttosto che alimentare obiettivi commerciali. Detto questo, le big di settore si stanno muovendo per cercare di comprendere le potenzialità di un mondo infinito.

Secondo l’ultimo rapporto rilasciato da McKinsey, siamo in un punto in cui il rapporto tra consumatore e brand cambierà radicalmente:

“I consumatori tendono a considerare i marchi nel metaverso come innovativi, quindi l’asticella per offrire esperienze rilevanti è sempre più alta. Con il metaverso i marketer potrebbero aver bisogno di definire nuove metriche di coinvolgimento che tengano conto dell’economia comportamentale tipica del gioco. È tutta una questione di equilibrio tra nuove formule di advertising ed esperienze immersive.”

Avete ancora dubbi? In attesa di capire quale metaverso prenderà l’interesse degli utenti in maniera più o meno allargata, le aziende devono muoversi ADESSO per occupare il proprio spazio. Lo potenzialità sono sotto gli occhi di tutti.

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cri copia Simone Ipprio