Storytelling Digitale: come coinvolgere il tuo pubblico con storie coinvolgenti

Nell'era digitale, dove l'attenzione è merce rara e la concorrenza spietata, lo storytelling digitale (o digital storytelling) si erge a strumento di primaria importanza per catturare l'interesse del pubblico, costruire relazioni durature con i propri clienti e fare anche lead generation.

Non si tratta di semplice narrazione, ma di un lavoro raffinato e ben bilanciato che combina sapientemente la forza evocativa delle parole con le potenzialità immersive dei media digitali (video, immagini, stories, ecc).

Una "arte" che permette di dare vita a storie avvincenti, capaci di emozionare, educare o ispirare con un fine unico: creare un legame profondo tra brand e pubblico.

1 - Perché lo storytelling digitale è così efficace?

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Le ragioni sono molteplici. Innanzitutto, storicamente le storie accendono la nostra immaginazione. Ci permettono di passare in un battito di ciglia in mondi nuovi e ci consentono di vivere esperienze indimenticabili.

In un contesto digitale spesso frammentario e caotico, pensiamo, ad esempio, a quanti stimoli riceviamo contemporaneamente quando sblocchiamo il telefono o siamo su una pagina di un sito internet, ecco che le storie assumono un ruolo di primaria importanza, offrendo un momento di pausa e di riflessione, un porto sicuro in cui immergersi e lasciarsi trasportare.

Le storie, se riescono “a catturarci”, ci permettono di vivere un tempo diverso, un ritmo altro che si discosta dal caos e rafforza la nostra attenzione e concentrazione.

Inoltre, le storie hanno il potere di creare connessioni emotive profonde. Quando ci identifichiamo con i personaggi di una storia, quando proviamo le sue stesse emozioni, quando, anche solo per un breve momento, abbiamo la sensazione di dire “questa/o sono io” oppure "è successo anche a me", ci sentiamo meno soli e più propensi a stringere un legame con chi ci sta raccontando la storia, in questo caso, il brand.

2 - Come creare storie coinvolgenti per il tuo pubblico digitale?

Non esiste una formula magica che ci permette di creare storie coinvolgenti, ma esistono alcuni punti che è meglio analizzare e discutere, prima di procedere con la stesura dell’elenco dei contenuti da realizzare.

Vediamoli insieme:

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  1. Definisci il tuo pubblico (e gli obiettivi): prima di iniziare a scrivere, è fondamentale conoscere a fondo il tuo target di riferimento e gli obiettivi che vuoi raggiungere (Fare awareness? Vendere più servizi? Informare?). Sembra una banalità, ma spesso dietro a frasi del cliente come “dobbiamo essere accattivanti” oppure “puntiamo tutto su tik tok e threads”, c’è una mancanza di chiarezza nella definizione del target. Proviamo a descriverlo allora, a delinearne gli aspeti peculiari. Quali sono i suoi interessi? Le sue passioni? I suoi bisogni? Solo comprendendo appieno il pubblico al quale vogliamo rivolgerci potremo creare storie che siano realmente in grado di risuonare con esso.
  2. Scegli il formato giusto: lo storytelling digitale può assumere diverse forme, dai post sui social media ai video, dagli ebook ai podcast, dalle gallery di fotografie a content offer interattive. La scelta del formato dipenderà dal tuo pubblico, dagli obiettivi che vuoi raggiungere e dalle risorse che hai a disposizione.
  3. Cura il tuo stile: la scrittura per il web richiede uno stile chiaro e conciso (non semplicemente in termini di lunghezza, ma che eviti il più possibile “il fuori tema”). Usa un linguaggio semplice e diretto, usando termini tecnici o gergali solo nel momento in cui hai la sicurezza che possano essere capiti e compresi dal target di riferimento oppure perché utili al raggiungimento dell obiettivo. Ad esempio: se vogliamo vendere un prodotto molto simile ad altri sul mercato, come un filtro per l’acqua, una scarpa da running o un robot da cucina, il dato tecnico potrebbe essere proprio quello che ci contraddistingue. Visivamente il prodotto potrebbe essere uguale a molti altri sul mercato, ma proprio lo storytelling del dato tenico potrebbe far scattare il “clic” nel potenziale cliente.storytelling-digitale
  4. Emoziona il tuo pubblico: le storie più efficaci sono quelle che riescono a toccare le corde emotive del lettore. Non aver paura di mostrare il lato umano del tuo brand e di raccontare storie che sappiano suscitare emozioni come gioia, tristezza, rabbia o sorpresa. L’emozione, anche quella più semplice, diventa un passpartout per fidelizzare e coinvolgere un cliente. Cura ogni dettaglio, non solo delle parole, ma anche del layout grafico, del video o del design di una landing o di una newsletter. Pensiamo, ad esempio, alle pubblicità che molti brand creano durante il periodo natalizio che fanno leva sull'atmosfera di quel momento oppure prendiamo i commercial di Nike: spesso sono storie motivazionali che vedono una eroina o un eroe attraversare le varie fasi dell'allenamento, della "caduta", del sogno, del riscatto e del raggiungimento dell’obiettivo. Fasi con le quali entriamo in un unico abbraccio narrativo. Il successo dell’atleta diventa potenzialmente un nostro traguardo a portata di mano…se indossiamo quelle scarpe.
  5. Invita all'interazione: il digital storytelling non deve diventare un monologo, peggio ancora un soliloquio. È importante che sia un dialogo. Invita il tuo pubblico a commentare, a condividere le tue storie e a interagire con il tuo brand. Proprio queste piccole interazioni possono generare nuovi capitoli del tuo racconto. Un esempio? Airbnb. Nel tempo, per la propria comunicazione digitale, il brand ha sfruttato le piccole storie dei suoi host e dei viaggiatori, questo ha creato ancora più comunità e ha rafforzato la credibilità del brand. Il tutto partendo da semplici “recensioni”

3 - Conclusioni

Lo storytelling digitale è un potente strumento dell'inbound marketing che può aiutarti a far emergere il tuo brand nel panorama digitale, a costruire relazioni durature con i tuoi clienti e a raggiungere i tuoi obiettivi di business.

Se vuoi saperne di più su come lo storytelling digitale può aiutarti a far crescere il tuo business, contattaci oggi stesso!

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cri copia Filippo Ronca

Scrivo, perché se dovessi parlare potrei ferire qualcuno con il mio accento bresciano. Vorrei dire che ho studiato Giornalismo, ma poi quelli che l’hanno studiato davvero, alla Scuola di Giornalismo intendo, si arrabbierebbero. Allora vorrei dire che ho studiato Lettere e Filosofia, ma poi i letterati e i filosofi, apriti cielo, “Non sei uno di noi!” e avrebbero ragione, per carità. Allora vorrei dire semplicemente che mi sono laureato, ma anche qui, quelli che hanno studiato cinque, sei, dieci anni mi direbbero “E la chiami laurea quella?”. Allora, per non far arrabbiare nessuno, dico semplicemente che ho studiato, sì, qualcosa ho studiato. E nessuno può arrabbiarsi, nemmeno le professoresse e i professori che ho avuto al liceo, perché loro mi han già bocciato un anno, quindi, in caso di rabbia, siamo già pari. Poi, io, ti dico, mi piace anche Parigi, Venezia di notte, il cinema che c’è la stanza tutta al buio come una magia, i portici, le caramelle del mercato, un libro qualunque di Gustav Stiksen (ammesso che ne abbia mai pubblicato uno) e l’Arte Concettuale, che non ci capisco nulla, poi mi sembra di capire tutto, e invece no, non ci capisco nulla. Che poi io ho detto all’inizio che scrivo, ma, ad esempio, la punteggiatura. La uso. A caso; è un problema, lo capite!